Due su due non ce la fa
Si legge oggi, domenica 19 aprile 2020, "Uno su due non ce la fa", così titola la Repubblica che spiega che "Uno su due – su 23 milioni tra dipendenti e autonomi – è fermo ed è stato costretto a chiedere aiuto allo Stato, ricorrendo alla cassa integrazione o ai 600 euro d’indennità." (La Repubblica)
Per noi, intendo noi accompagnatori turistici e guide turistiche, la situazione è ancora più drammatica, colpendo economicamente due accompagnatori turistici su due! Siamo semplicemente rimasti senza lavoro e non possiamo immaginare quando sarà possibile ripartire.
Prima di sviluppare l'argomento, è doveroso avere un pensiero per il personale medico, le infermieri e tutto lo staff che lavora negli ospedali e altri centri di assistenza che sono tutt'ora in prima linea nella lotta contro il coronavirus. A loro, va riconosciuto il coraggio, la serietà, l'abnegazione e l'impegno giorno e notte che hanno dimostrato nonostante la straordinarietà di questa crisi sanitaria. Infine, e con tutto il cuore, colgo l'occasione per esprimere un pensiero di vicinanza alle famiglie delle vittime di questa terribile pandemia.
Sosteniamo la Protezione Civile donando qui.
Si legge oggi, domenica 19 aprile 2020, "Uno su due non ce la fa", così titola la Repubblica che spiega che "Uno su due – su 23 milioni tra dipendenti e autonomi – è fermo ed è stato costretto a chiedere aiuto allo Stato, ricorrendo alla cassa integrazione o ai 600 euro d’indennità." (La Repubblica)
Prima di sviluppare l'argomento, è doveroso avere un pensiero per il personale medico, le infermieri e tutto lo staff che lavora negli ospedali e altri centri di assistenza che sono tutt'ora in prima linea nella lotta contro il coronavirus. A loro, va riconosciuto il coraggio, la serietà, l'abnegazione e l'impegno giorno e notte che hanno dimostrato nonostante la straordinarietà di questa crisi sanitaria. Infine, e con tutto il cuore, colgo l'occasione per esprimere un pensiero di vicinanza alle famiglie delle vittime di questa terribile pandemia.
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Purtroppo
la battaglia non è finita, ma continuiamo a pensare che ce la faremo, insieme.
L'italia vive un periodo difficile.
Era preannunciato, una crisi sanitaria senza precedenti si tradurrebbe anche presto in un crollo vertiginoso della nostra economia. Chi come me, lavora nell'ambito dell'accompagnamento turistico non ha mai conosciuto niente di simile. In effetti, da un giorno all'altro, tutto si è fermato e il turismo è stato messo in quarantena.
Era preannunciato, una crisi sanitaria senza precedenti si tradurrebbe anche presto in un crollo vertiginoso della nostra economia. Chi come me, lavora nell'ambito dell'accompagnamento turistico non ha mai conosciuto niente di simile. In effetti, da un giorno all'altro, tutto si è fermato e il turismo è stato messo in quarantena.
L'accompagnamento turistico implica la presenza di visitatori
nel nostro paese e, non ce ne sono più. Per quanto riguarda gli accompagnatori italiani che accompagnano gruppi all'estero, la situazione non è certo migliore. Non c'è più nessuno da accompagnare. Quindi, in
entrambi i casi, siamo fermi, paralizzati dalla pandemia e non sapiamo per
quanto tempo. Ovviamente, la nostra attività non potrà riprendere prima che sia
del tutto sconfitto il nemico e che la fiducia del viaggiatore tornerà, inducendo quest'ultimo a tornare a viaggiare.
Serve restare positivi comunque, dobbiamo cercare soluzioni e
pianificare la ripartenza ma come?
La
nostra battaglia sarà dura ma la vinceremo!
Ragionare a presenza straniera 0
Ogni anno, il nostro territorio è visitato da più di 50% di turisti stranieri (giustamente!).
L'anno scorso il record storico di 428 milioni di presenze, tra residenti italiani e non!
La pandemia ha azzerato questa quota, e per adesso almeno, i residenti italiani non possono viaggiare, spero che il concetto sia chiaro.
Non si vedono quindi visitatori stranieri in fila per visitare i nostri musei, siti archeologici dando lavoro a un mondo di attori che sono gli autisti dei pullman, i receptionist degli alberghi, le guide turistiche e tante altre figure professionali. Calcoliamo dunque un bel meno 50% per il nostro comparto, scalando dalla cifra i visitatori che provengono dall'estero, se tutti gli italiani dovessero ricominciare a circolare. In effetti, è probabile che sarà possibile viaggiare all'interno del nostro paese ma che forse non verranno ancora i flussi (50% del totale) dall'estero per un periodo indeterminabile. Ovviamente, prima o poi, forse poi, i nostri "ospiti" potranno tornare a trovarci in Italia, a fine anno, nel 2021, chi lo sa?
Ecco perché è ragionevole pensare che conviene prepararsi ad accogliere più italiani del solito per "compensare la perdita". Intanto, tutti noi, italiane e italiani, dobbiamo pianificare le nostre vacanze 2020 in Italia, per chi se lo può permettere ovviamente. Pensiamo a quanti posti meritano di essere scoperti, quante nuove esperienze potremmo fare, quante emozioni possiamo vivere pur restando in Italia. Convinciamoci e condividiamo la formula vincente!
Ogni anno, il nostro territorio è visitato da più di 50% di turisti stranieri (giustamente!).
L'anno scorso il record storico di 428 milioni di presenze, tra residenti italiani e non!
La pandemia ha azzerato questa quota, e per adesso almeno, i residenti italiani non possono viaggiare, spero che il concetto sia chiaro.
Non si vedono quindi visitatori stranieri in fila per visitare i nostri musei, siti archeologici dando lavoro a un mondo di attori che sono gli autisti dei pullman, i receptionist degli alberghi, le guide turistiche e tante altre figure professionali. Calcoliamo dunque un bel meno 50% per il nostro comparto, scalando dalla cifra i visitatori che provengono dall'estero, se tutti gli italiani dovessero ricominciare a circolare. In effetti, è probabile che sarà possibile viaggiare all'interno del nostro paese ma che forse non verranno ancora i flussi (50% del totale) dall'estero per un periodo indeterminabile. Ovviamente, prima o poi, forse poi, i nostri "ospiti" potranno tornare a trovarci in Italia, a fine anno, nel 2021, chi lo sa?
Ecco perché è ragionevole pensare che conviene prepararsi ad accogliere più italiani del solito per "compensare la perdita". Intanto, tutti noi, italiane e italiani, dobbiamo pianificare le nostre vacanze 2020 in Italia, per chi se lo può permettere ovviamente. Pensiamo a quanti posti meritano di essere scoperti, quante nuove esperienze potremmo fare, quante emozioni possiamo vivere pur restando in Italia. Convinciamoci e condividiamo la formula vincente!
Hai
mai visitato l'affascinante Venezia? Prenota ora!
Grazie a delle regole intelligenti di fruizione che compagnie aeree, hotel e vari prestatori mettono attualmente a punto per permettere di modificare con flessibilità le date del soggiorno prenotato, le prenotazioni non devono continuare a decrescere con il rischio di vedere chiudere tante attività produttive e autonomi. Informiamoci per le nostre stesse vacanze e brevi soggiorni alla scoperta del territorio nostrano. Restiamo positivi, non si può aspettare che tutto torni miracolosamente alla normalità, per fare le prime mosse.
E' vero, nessuno sa quando ripartiamo. E come se non bastassero le incertezze obiettive legate alla crisi, Ursula Van der Leyen ha dichiarato: "Consiglio di aspettare a prenotare le vacanze estive. Per luglio e agosto attualmente nessuno può fare previsioni affidabili": lo ha detto Ursula von der Leyen in un'intervista al domenicale della Bild, il 12 aprile sorso. No comment! Prenotiamo lo stesso! E incoraggiamo gli altri a farlo, speranzosi!
Grazie a delle regole intelligenti di fruizione che compagnie aeree, hotel e vari prestatori mettono attualmente a punto per permettere di modificare con flessibilità le date del soggiorno prenotato, le prenotazioni non devono continuare a decrescere con il rischio di vedere chiudere tante attività produttive e autonomi. Informiamoci per le nostre stesse vacanze e brevi soggiorni alla scoperta del territorio nostrano. Restiamo positivi, non si può aspettare che tutto torni miracolosamente alla normalità, per fare le prime mosse.
E' vero, nessuno sa quando ripartiamo. E come se non bastassero le incertezze obiettive legate alla crisi, Ursula Van der Leyen ha dichiarato: "Consiglio di aspettare a prenotare le vacanze estive. Per luglio e agosto attualmente nessuno può fare previsioni affidabili": lo ha detto Ursula von der Leyen in un'intervista al domenicale della Bild, il 12 aprile sorso. No comment! Prenotiamo lo stesso! E incoraggiamo gli altri a farlo, speranzosi!
Gli alberghi, i ristoranti e i
bar si stanno organizzando per garantire la massima sicurezza ai fruitori dei
servizi offerti, riducendo conseguentemente le capacità dell'accoglienza
italiana. Hanno bisogno di liquidità sì, ma a fondo perduto, per pagare tasse e spese che non si sono per niente fermati e per compensare il mancato guadagno di queste ultime settimane. Dopo la loro riapertura, quando si potrà operare solo garantendo gli spazi che impone la massima sicurezza dovuta, il potenziale guadagno sarà comunque dimezzato.
Lo stesso riguarda i trasporti in generale e quindi dobbiamo per esempio pensare di non tornare ad accompagnare presto gruppi numerosi. Beh, è sicuramente
preoccupante ma potrebbero quindi vendersi più camere di albergo, mezzi noleggiati, ecc. e ciò potrebbe richiedere fisicamente più accompagnatori turistici al fine di offrire
servizi "gestibili" nel pieno rispetto delle misure di sicurezza.
Due parole da imparare a memoria: Viaggiamo italiano!
Si parla di bonus vacanza, di voucher da utilizzare in Italia. Vediamo, siamo qui.
Due parole da imparare a memoria: Viaggiamo italiano!
Si parla di bonus vacanza, di voucher da utilizzare in Italia. Vediamo, siamo qui.
Fondo Emergenza Turismo
Occorre intervenire subito per difendere il 13% del PIL italiano!
Senza l'erogazione tempestiva di aiuti economici a fondo perduto, non di prestiti, da parte del
nostro Governo, il settore turistico non si rialzerà più. Pensate che oltre alle conseguenze macroscopiche della crisi del comparto, impoverendo il Prodotto italiano, centinaia di
migliaia di famiglie che vivono di turismo conosceranno delle difficoltà
economiche che continueranno ben oltre la fine della crisi sanitaria.
Occorre, subito, intervenire in aiuto agli attori del settore
turistico italiano che quest'anno, e non solo fino all'inizio della fase 2, non
potranno in nessun modo arrangiarsi o pazientare fino all'anno 2021! Non posso
di certo elencare qui tutte le vittime che rischia di fare la crisi, ma credo doveroso di ricordare che siamo tantissimi, lavoriamo nel comparto aereo, nei trasporti (taxi, ncc, ecc.), nella
ricettività alberghiera ed extra-alberghiera, nei ristoranti e bar (e altri
servizi collegati), negli stabilimenti balneari, siamo gestori di attività
culturali e sportive, partite iva e aziende di cui l'attività essenziale è il
turismo, gestiamo dei negozi di souvenir, siamo artigiani che creano oggetti
ispirati dal territorio, produttori e agricoltori della filiera dell'eccellenza
enogastronomica italiana, professionisti dell'accompagnamento turistico, e
chiunque altro abbia un'attività legata all'accoglienza turistica italiana.
Chiediamo al nostro Governo di agire presto e di sostenere
ogni individuo che nel suo piccolo contribuisce significativamente da sempre
all'economia italiana.
Per carità, voglio credere che le nelle innumerevoli task force istituite per la ripartenza, ridaranno dignità al settore economico del turismo ma sembra per ora che il bisogno dell'l'industria turistica sia sottostimato. Così si esprime il Corriere della
Sera del 16 aprile 2020:
"Tra i temi affrontati dalla commissione c’è anche la
ripartenza della pubblica amministrazione, quando il ministero competente ha
già emanato le direttive per la sua fase due, con gli appuntamenti da prendere
in anticipo per evitare assembramenti. Mentre manca un esperto di
turismo, forse il settore più colpito in assoluto."
Sicuramente, servono meno discussioni, liti e comitati nuovi. Servono piani seri direttamente ispirati alla realtà dei danni recati al settore turistico e sopratutto, erogare immediatamente denari a cappellate per aiutare le famiglie che di turismo vivono.
La crisi economica che si sta abbattendo è straordinaria, servono altrettanto mezzi straordinari per contrastarla.
La crisi economica che si sta abbattendo è straordinaria, servono altrettanto mezzi straordinari per contrastarla.
Emergenza Agenzie Viaggi
Cito
qui sotto l'articolo intitolato "Subito fondo
emergenza turismo per indennizzo agenzie" pubblicato
sul sito della Confesercenti:
Parlando
della necessità di aiutare gli operatori del turismo “... Il settore del turismo organizzato, agenzie di
viaggi e tour operator, è in ginocchio a causa dell’epidemia da coronavirus,
per questo occorre istituire subito un Fondo Nazionale Emergenze per
l’indennizzo sulle mancate vendite e cancellazioni dalla
chiusura dei voli con la Cina a fine gennaio fino ai prossimi
mesi, anche a supporto delle riprotezioni sostenute”.
Così
Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi, commenta
le misure annunciate nel decreto Coronavirus Ter.
E
noi, accompagnatori turistici e guide turistiche, senza agenzie di viaggi
"in salute" che rimarranno in piede durante e dopo l'emergenza dovuta
al covid-19, non andremo di sicuro da nessuna parte!
Un futuro roseo?
Insieme, dobbiamo farcela.
Aldilà delle misure che il Governo ha adottato e adotterà, una cosa è certa: dobbiamo pensare positivo. Viaggiamo non appena sarà possibile, sopratutto in Italia. Questione di buon senso. Pianifichiamo e ripensiamo il nostro servizio di accompagnamento turistico, parlandone con le nostre agenzie di fiducia. Studiamo per essere più che mai preparati all'accoglienza, ridisegnando nuovi tour.
Qui, serve la strategia, non le chiacchiere.
E così, l'organizzazione Mondiale del Turismo dichiara che non bastano le parole. Ti consiglio la lettura in inglese dell'articolo pubblicato sul loro sito ufficiale: "Words alone will not save jobs".
Non esitare a scrivere un commento qui sotto, condividi la tua visione della situazione, suggerisci quanto puoi. Insieme, saremo più intelligenti.
Grazie di avere dedicato qualche minuto alle mie riflessioni.
A presto!
Un futuro roseo?
Insieme, dobbiamo farcela.
Aldilà delle misure che il Governo ha adottato e adotterà, una cosa è certa: dobbiamo pensare positivo. Viaggiamo non appena sarà possibile, sopratutto in Italia. Questione di buon senso. Pianifichiamo e ripensiamo il nostro servizio di accompagnamento turistico, parlandone con le nostre agenzie di fiducia. Studiamo per essere più che mai preparati all'accoglienza, ridisegnando nuovi tour.
Qui, serve la strategia, non le chiacchiere.
E così, l'organizzazione Mondiale del Turismo dichiara che non bastano le parole. Ti consiglio la lettura in inglese dell'articolo pubblicato sul loro sito ufficiale: "Words alone will not save jobs".
Fenicotteri rosa a Nubia (TP) |
Grazie di avere dedicato qualche minuto alle mie riflessioni.
A presto!
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