A tutti i miei lettori e ai miei cari colleghi auguro un anno meraviglioso, l'anno che sognate di vivere!
Il 2012 per alcuni è stato l'inizio di un nuovo cammino professionale e per altri un anno in più nell'esercizio della professione. L'importante non è tanto quello che è accaduto bene o male, ma è sicuramente avere dato il meglio di se, chi per l'esame, chi con le sfide professionali al quotidiano, sormontando ostacoli e difficoltà. Del trascorso anno restano i ricordi certo, ma chi ha lottato può ritenersi soddisfatto, e questo nuovo anno grazie alla sua esperienza, potrà raggiungere traguardi che un anno fa sarebbero stati impossibili. Niente rimpianti dunque per chi ci ha creduto, c'è da credere in ogni nuovo anno, in ogni nuovo giorno e fare il possibile. Se poi le circostanze non aiutano, chi ci crede soffre meno e riparte prima!
Nel 2013, con tanta determinazione quindi, si passerà l'esame, si diventerà un migliore accompagnatore o si continuerà ad essere all'altezza dei compiti al lavoro. Servono l'applicazione, la serietà, la volontà e sopratutto la PASSIONE!
In poche parole, non penso che sarà un anno diverso in se ma potrà regalare momenti felici, soddisfazioni, pace e serenità se NOI ci applicheremo in quello che facciamo. Il 2013 sarà il migliore anno per chi crede in se e vuole avere successo. Non è questione di destino, non leggo personalmente mai l'oroscopo ma mi sento comunque sempre pronto a sfidare il futuro. Che ruolo vogliamo avere? Saremo dei protagonisti del 2013? Dipenderà da NOI.
Siamo onesti, se vogliamo continuare ad essere dei bravi accompagnatori, serve rimanere sempre aggiornati con le lingue che parliamo, con la conoscenza del territorio, ecc.
Se vogliamo vedere sorridere i nostri visitatori, curiamo i minimi particolari, siamo puntualissimi, organizzati e sempre a loro disposizione. Funziona! Alla grande direi! Le persone che accompagniamo hanno sognato l'anno scorso che verrebbero a trovarci in Italia, hanno desiderato andare a fare il tour del Brazil, se non le deludiamo, non deludiamo noi stessi alla fine, da lì viene questo sentimento che alimenta la passione per la nostra amata professione.
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